Gioco d’azzardo e tradimenti ripetuti, sì all’addebito di separazione

La separazione con addebito scatta quando il comportamento del coniuge è colpevolmente intollerabile come nel caso dei tradimenti o di una forte dipendenza, come può essere quella dal gioco d'azzardo

Il gioco d’azzardo e i tradimenti ripetuti sono un motivo valido per chiedere la separazione con addebito anche se il coniuge ha atteso per diverso tempo un cambio radicale da parte del partner. Così ha stabilito la Cassazione con la sentenza n 5395 addebitando la separazione a un uomo reo di aver minato il matrimonio cedendo al vizio del gioco d’azzardo e concedendosi infedeltà ripetute.

L’uomo aveva invece richiesto addirittura il mantenimento alla moglie e per respingere l’ipotesi dell’addebito adduceva come giustificazione l’atteggiamento passivo da parte della moglie rispetto ai suoi comportamenti. Non sarebbero stati infatti questi comportamenti, sempre secondo l’uomo, a portare alla separazione avendoli la moglie sopportati per lungo tempo.

Ma questa attesa da parte della donna non era in realtà dovuta all’accettare quanto avveniva nel matrimonio, quanto alla speranza che il marito cambiasse prima o poi rotta, speranza ovviamente tradita. Per questo motivo il giudice può legittimamente presumere che in effetti il comportamento dell’uomo sia stato alla base della crisi matrimoniale che ha portato poi alla richiesta di separazione

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