Quando dopo la separazione si torna a vivere da soli

Dopo una separazione o un divorzio ci si ritrova a vivere da soli, come si può affrontare questo difficile momento?

Dopo ogni separazione è indispensabile ricominciare a pensare a sé stessi in modo diverso, e non soltanto perché non si è più in coppia, ma soprattutto perché gli equilibri sono in trasformazione, quelli interni e quelli esterni, ossia familiari. E’ un periodo , quello della post-separazione, molto delicato, durante il quale la rete sociale che circonda la persona diventa fondamentale per poter voltare pagina.

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Normalmente si è più liberi e più inclini ad allacciare nuove relazioni che potranno dunque modificare le abitudini e perché no anche lo stile di vita del single. Se tutto ciò può esser vissuto come un’occasione per rivedere nuove e vecchie relazioni, riavvicinarsi a chi magari sta vivendo situazioni simili, o interrompere rapporti trascinati per ragioni legate più alle abitudini della coppia che non della singola persona, questa fase diverrà comunque molto preziosa, utile e stimolante, poiché permetterà di conoscersi meglio, di mettersi in discussione e di rinnovare la propria vita.

Se invece dovesse trattarsi di un periodo cupo, difficile, magari perché la separazione è stata più subita che non voluta, e dunque dovesse essere percepita come una fase in cui mancano le energie per voltare davvero pagina e aprirsi ad una nuova vita, è senz’altro importante chiedere aiuto e non lasciarsi andare alla depressione (anche laddove si pensasse solo ad un periodo transitorio), evitando di chiudersi in casa o di ignorare le relazioni sociali.

Anche un amico può essere prezioso per confrontarsi ed evitare delle chiusure che a quel punto non consentirebbero di dare una svolta positiva alla propria vita. Tornare a vivere da soli (soprattutto se ciò avviene in una nuova casa), significa percepirsi persone nuove o in trasformazione, capaci di affrontare un cambiamento, anche se con i propri tempi ed i propri spazi…

Significa riappropriarsi dei propri tempi e spazi (soprattutto quelli mentali) e ritrovare nuove energie da dedicare a sé stessi. Non è infatti casuale che si senta il bisogno di gettare le vecchie cose, modificare l’arredo interno, comprare qualcosa di nuovo che magari si desiderava da tempo, cambiare colore di capelli o stile.

Modificare ciò che ci circonda corrisponde al modificare la propria realtà interna, dandole una nuova forma e una diversa dimensione. Significa prendere contatto con quei desideri, quei bisogni e quei vissuti che prima potevano essere ignorati o repressi, nascosti o evitati per varie ragioni.

Tutto questo probabilmente non avverrà senza che vi siano momenti di sconforto o solitudine, emergeranno senz’altro, magari al sopraggiungere della sera, vissuti contrastanti, magari malinconici ed a tratti caratterizzati dalla paura di non farcela, di dover ricominciare tutto da capo, come se ciò che è stato fosse per sempre perduto, ma in realtà questo farà parte di quel processo critico che caratterizza ogni fase di cambiamento, più o meno doloroso.    

 

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