Affido esclusivo del minore alla madre o al padre

Come funziona l'affidamento esclusivo a uno dei genitori e in quali casi può essere preso in considerazione dal Tribunale

Affidamento esclusivo madre o padre

L‘affidamento esclusivo non è pratica corrente quando si parla di separazione dei coniugi con figli. La tendenza generale preferisce all’affidamento esclusivo del figlio minorenne l’affidamento condiviso, nel quale madre e padre hanno gli stessi diritti e doveri nei confronti del bambino o dell’adolescente

Come funziona l’affidamento esclusivo

Affidamento esclusivo presupposti

Perché il Tribunale si pronunci in favore dell‘affidamento esclusivo c’è bisogno che ci siano dei presupposti molto solidi che dimostrino come non sia nell’interesse del minore avere l’affidamento condiviso. Infatti anche in casi di grande conflittualità fra moglie e marito è ancora possibile ottenere l’affidamento condiviso, proprio perché l’interesse primario che viene preso in considerazione dalla corte è quello del figlio e non dei genitori.

Essenzialmente i 3 presupposti per richiedere l‘affidamento esclusivo sono: le critiche severe all’altro genitore volte a denigrare la figura della mamma o del papà agli occhi del figlio, l’abuso compiuto sul minore dal genitore (fisico o psicologico), il disinteresse nei confronti del figlio, cioè quando il genitore trascura volontariamente il minore.

Diritto di visita del padre

Il fatto che il Tribunale si pronunci in favore dell’affidamento esclusivo del figlio, non significa affatto che l’altro genitore perda il diritto di visita. Perderà il diritto di prendere decisioni inerenti l’educazione, la salute del figlio e altri aspetti della sua vita, ma il diritto di visita non può essere messo in questione. E’ infatti ritenuto importante che il figlio mantenga un rapporto solido anche con il genitore non affidatario

Affidamento alternato

Diversa è la soluzione nel caso di affidamento alternato del figlio ai genitore. Per affidamento alternato si intende una soluzione in cui il minore trascorre periodi alterni con mamma e con papà che di volta in volta esercitano, nel corso del proprio periodo, la potestà genitoriale esclusiva prendendo unilateralmente le decisioni.

 

 

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