Annullamento matrimonio religioso: il Tribunale civile non riconosce la sentenza

Sebbene la Sacra Rota si fosse pronunciata in favore dell'annullamento per i giudici il pregiudizio del coniuge circa il matrimonio non è sufficiente per dichiarare nulle le nozze

In alcuni casi l'annullamento del matrimonio può non venire riconosciuto in ambito civile, questo si verifica quando i presupposti per l'annullamento non risultano validi secondo la valutazione del Giudice. E' quanto emerge con la sentenza del 14 marzo 2013 numero 6032 con la quale un uomo ha visto respingere la sua richiesta di annullamento, annullamento precedentemente accordatogli dal Tribunale ecclesiastico.

L'ANNULLAMENTO DEL MATRIMONIO RELIGIOSO: LE CAUSE

La ragione per la quale il coniuge aveva richiesto l'annullamento è che già all'epoca delle nozze questi era sicuro che non avrebbe portato avanti il matrimonio per lungo tempo e sosteneva che la moglie fosse al corrente di questi suoi pensieri sebbene non glieli avesse espressi così chiarmante.

La consorte, secondo l'uomo, avrebbe infatti dovuto desumere dal suo atteggiamento e dai discorsi fatti dal coniuge con i propri familiari, la sua intenzione di non far durare a lungo le nozze. Il Tribunale non ha però riconosciuto come valide queste motivazioni, sostenendo che la moglie non poteva essere a conoscenza, o non era scontato che lo fosse, delle reali intenzioni del consorte.

Pertanto la richiesta dell'uomo di annullamento è stata respinta e il coniuge ha dovuto sostenere anche il pagamento delle spese processuali sostenute per la causa appena conclusasi

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