Come funziona la nuova riforma sull’annullamento matrimonio religioso

I tempi, i costi e le cause che regolano l'annullamento del matrimonio religioso secondo la nuova riforma di Papa Francesco sulla nullità

Come funziona nuova riforma annullamento matrimonio religioso

Papa Francesco ha deciso di modificare la legge sull'annullamento del matrimonio religioso. Cambia la procedura per ottenere la nullità del matrimonio in chiesa, l'iter legislativo diventa più snello per permettere alle coppie di sciogliere le nozze rapidamente se ci sono i requisiti. La nuova riforma sull'annullamento del matrimonio religioso vuole andare incontro proprio alle esigenze di moglie e marito che si trovino in uno stato di sofferenza perché l'unione non è pià basata sui presupposti della Chiesa Cattolica.

Annullamento matrimonio religioso Papa Francesco

E' da tempo che Papa Francesco voleva affrontare la questione dell'annullamento del matrimonio religioso, facendo diventare la procedura nettamente più semplice rispetto a come era in precedenza. Il processo canonico sarà quindi più veloce, sulla falsa riga del divorzio breve, e più economico, per permettere a tutti di poter sostenere le spese per ottenere la nullità. Papa Francesco ha definito i cambiamenti dell'annullamento del matrimonio in due lettere motu proprio, la Mitis Iudex Dominus Iesus e la Mitis et misericors Iesus

Annullamento matrimonio religioso tempi

Per ottenere l'annullamento del matrimonio religioso sono necessari, almeno fino ad oggi, due giudizi di primo grado e poi l'appello. Spetta a un collegio formato da tre giudici emettere la sentenza e se quella di primo grado e d'appello non giungono alle stesse conclusioni, tutto viene rimesso in mano al Tribunale della Sacra Rota. L'appello al momento è sempre necessario. La riforma sull'annullamento del matrimonio religioso elimina la seconda sentenza. ovvero l'appello, e riduce i tempo ad un massimo di un anno per la sentenza di primo grado. Ci vorranno quindi non più di 12 mesi per avere l'annullamento.

Al Vescovo è stato conferito il potere di dichiarare nullo il matrimonio in una procedura più snella, una specie di processo breve. In questo caso le prove alla base della richiesta di annullamento devono essere assolutamente chiare ed evidenti e i coniugi devono essere d'accordo sulla nullità. Per questa procedura di annullamento del matrimonio religioso ci vorranno al massimo 30 giorni

Annullamento matrimonio religioso cause

Ecco quali sono le cause che giustificano l'annullamento del matrimonio religioso in tempi brevi secondo la riforma di Papa Francesco

  • Mancanza di fede
  • Brevità della convivenza coniugale
  • Aborto per impedire la procreazione
  • Esistenza di una relazione extraconiugale prima e dopo le nozze
  • Occultamento della sterilità
  • Occultamento di una grave malattia
  • Occultamento dei figli nati da precedente relazione
  • Occultamento di una carcerazione
  • Matrimonio riparatore
  • Violenza fisica per estorcere il consenso
  • Mancanza di uso della ragione comprovata dai medici

Annullamento matrimonio religioso costi

I costi per l'annullamento del matrimonio religioso sono stabiliti dalla Conferenza Episcopale e si attestano fra i 1500 e i 2850 euro per gli avvocati, più 500 euro da versare come contributo unificato al Tribunale quando si inizia il procedimento. Con la nuova riforma c'è un risparmio certo perché si eliminano le spese per la seconda procedura, ovvero l'appello, che oscillavano fra i 575 euro e i 1150. Naturalmente anche per il processo di nullità del matrimonio se si versa in condizioni economiche gravi, si può richiedere il patrocinio gratuito di un avvocato del Tribunale ecclesiastico.

Annullamento matrimonio religioso procedura

Ricapitolando la procedura dell'annullamento del matrimonio religioso si snellisce eliminando il secondo processo, cioè l'appello, che prima era previsto in forma obbligatoria. Resta solo il giudizio di primo grado e decade pertanto l'obbligo di conformità fra le due sentenze di primo grado ed appello. Il processo di annullamento durerà da un minimo di 30 giorni, quando le cause siano evidenti, a un massimo di un anno se invece di richiedere il giudizio del vescovo si debba passare per la procedura del tribunale.

Riproduzione riservata