Cosa fare se il coniuge è ancora residente nella casa

Che conseguenze ci possono essere se il coniuge non assegnatario della casa risulta ancora residente nella casa coniugale

COSA FARE SE IL CONIUGE RISULTA ANCORA RESIDENTE CASA FAMIGLIA – Buongiorno avrei bisogno di un vostro parere. Sono separata dal 2006 in separazione consensuale, ho una casa di proprietà cointestata con il mio ex  e ho scoperto che lui non ha mai tolto la residenza nella casa coniugale.

 

L'ho saputo richiedendo lo stato di famiglia che mi serviva per mia figlia, nata dal mio nuovo compagno. Ecco, sullo stato di famiglia risultiamo ancora lui, io e mio figlio maggiorenne, nato dal mio ex marito. Ora ho chiesto il divorzio, vorrei lasciare la casa a mio figlio e andare ad abitare in un’altra casa perché la bambina non ha residenza lì. Cosa succede con la casa di proprietà, perdo qualcosa?

La casa nella separazione: assegnazione e gestione


Buongiorno Signora,


purtroppo le informazioni da lei fornitemi non mi permettono di comprendere cosa sia stato stabilito in sede di separazione in merito all’assegnazione della casa coniugale. Supponendo che la stessa sia stata a lei assegnata, considerata la convivenza con suo figlio (nell’ipotesi in cui al momento della separazione egli fosse minorenne o maggiorenne non economicamente indipendente), in caso di permanenza di queste condizioni anche al momento della domanda di divorzio, l’assegnazione dell’immobile potrebbe essere confermata.

Diversamente, qualora fosse sua intenzione trasferirsi altrove, comunque garantendo a suo figlio la permanenza presso l’unità abitativa, sarebbe opportuno trovare un accordo con il padre. A tal fine, la invito a rivolgersi ad un legale, che, informato delle sue intenzioni, possa prendere contatto con il suo ex marito invitando ad una composizione bonaria della vertenza.

A cura dell'Avv. Francesca Maria Croci

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