Trascrizione del matrimonio omosessuale

E' possibile trascrivere il matrimonio celebrato all'estero fra persone dello stesso sesso qui in Italia?

Trascrizione matrimonio omosessuale

Innanzitutto è bene chiarire che la trascrizione dell’atto di un matrimonio celebrato all’estero nei Registri dello Stato Civile del Comune di residenza consentirebbe alle coppie coniugate, anche se omosessuali, di accedere a quei servizi e benefici comunali riservati, per legge, alle coppie eterosessuali sposate in Italia.

E così, ad esempio, con la trascrizione, una coppia “registrata” avrebbe la possibilità, nel territorio di appartenenza, di accedere a determinate agevolazioni comunali attribuite in caso contrario ai soli coniugati, ovvero, nell’ipotesi di ricovero urgente, il partner verrebbe equiparato l’uno al parente prossimo dell’altro, potendo ad esempio ricevere notizie sulle condizioni di salute del compagno.

L'adozione di minori da parte di coppie omosessuali

Tuttavia, in mancanza di una specifica legge nazionale sul tema, rimarrebbero naturalmente escluse tutte le questioni relative all’eredità e alla reversibilità della pensione, prerogative del legame matrimoniale garantite dalla legislazione dello Stato.

Un primo importante passo avanti nel senso del riconoscimento giuridico del matrimonio omosessuale nel nostro Paese è avvenuto con un’ordinanza emessa dal Tribunale di Grosseto in data 09/04/2014, mediante il quale è stata ordinata la trascrizione di un matrimonio celebrato tra persone del medesimo sesso nel relativo Registro. 

Nel caso specifico, si trattava di un ricorso proposto da una coppia omosessuale composta da un giornalista e un architetto i quali, dopo essersi uniti in matrimonio a New York nel 2012, si erano visti negare dall’Ufficiale di Stato Civile, la trascrizione del relativo atto nei Registri del Comune di residenza. In particolare, il motivo di tale rifiuto trovava fondamento sul fatto che l’unione coniugale tra persone dello stesso sesso non fosse prevista dal nostro ordinamento perché contraria all’ordine pubblico. 

Ebbene, ribaltando tale decisione, il Tribunale di Grosseto, con la sentenza in esame, ha invece ordinato di procedere con la trascrizione dell’atto matrimoniale, non ritenendo sussistente né a livello di legislazione interna né nelle norme di diritto internazionale privato alcun riferimento alla diversità di sesso quale condizione necessaria per contrarre matrimonio.

Sulla scia della decisione del Tribunale di Grosseto (peraltro immediatamente impugnata dal Pubblico Ministero), anche altri Comuni, oltre a quello di residenza della coppia in questione, hanno dunque provveduto a trascrivere nei Registri dello Stato civile nozze tra coppie del medesimo sesso celebrate all’estero, ossia, ad esempio, tra gli altri, Roma, Empoli e Bologna.  

Successivamente ai provvedimenti adottati in alcune città italiane, il Ministero dell’Interno con una circolare (del 07 ottobre 2014) ha rivolto ai Sindaci invito formale al ritiro e alla cancellazione delle
trascrizioni dei matrimoni omosessuali, sul presupposto che l’eventuale equiparazione tra nozze eterosessuali e quelle celebrate tra persone dello stesso sesso debba ritenersi di competenza esclusiva del Legislatore e non anche delle singole Autorità amministrative.      

Di recente, tuttavia, il Tribunale Amministrativo del Lazio, pur riconoscendo come l’attuale disciplina nazionale non consenta ancora di celebrare e dunque trascrivere nozze tra omosessuali, ha stabilito che l’annullamento delle relative trascrizioni dei matrimoni celebrati all’estero possa essere disposto solo dall’Autorità Giudiziaria ordinaria e non anche dai Ministri o Prefetti, impedendo così l’annullamento delle trascrizioni ad opera delle Prefetture interessate.      

Ora, al di là delle singole decisioni di segno evidentemente opposto che si susseguono su questo tema, è pur vero che l’Italia, ad oggi, è uno dei pochi Paesi dell’Unione Europea a non essersi dotata di una legge specifica sulle unioni civili che consenta un riconoscimento giuridico anche alle coppie omosessuali, contrariamente al trend europeo orientato invece nel senso di dare piena efficacia giuridica ai matrimoni celebrati tra persone dello stesso sesso.

Avv. Francesca Maria Croci

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