Perché spesso le coppie che si lasciano continuano ad avere una relazione sessuale

Accade a volte che sebbene ci si sia lasciati alle spalle il matrimonio o la convivenza non si riesca invece a tagliare il legame sessuale, come mai?

Varie sono le motivazioni che possono condurre a ritrovare una relazione sessuale col proprio o colla propria ex. Innanzitutto è evidente che il ritornare a letto con l’ex presuppone che non si abbia nessun’altra relazione stabile o soddisfacente nel frattempo. Se si sta vivendo una nuova relazione coinvolgente in tutti i sensi non c’è intesa sessuale precedente che tenga.

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 – Si può ritornare col partner precedente perché la relazione era deficitaria dal punto di vista affettivo e della quotidianità, ma dal punto di vista sessuale era soddisfacente e quantomeno si vuole continuare a conservare quest’aspetto seppur  non in un contesto di coppia fissa.


–  Potrebbe esserci timore di sperimentarsi dal punto di vista sessuale col nuovo, e si preferisce rimanere sulla strada del già noto. D’altronde finché non si trova di nuovo un ‘’grande amore’ perché non conservare l’intesa sessuale coll’ex.


– Forse non ci si è separati psicologicamente, vale a dire che si continua a rimanere legati ancora dentro affettivamente all’ex, e continuare a mantenere un ‘’legame di letto’ alimenta la speranza, più o meno conscia, che la relazione possa riprendere in pieno.


E’ inutile affermare che continuare a mantenere una relazione, anche se solo semplicemente dal punto di vista sessuale, non aiuta quel ‘’distacco totale’ premessa indispensabile di ogni separazione psicologica.  Capita spesso che uno dei due continui ada essere legato, in maniera più o meno conscia all’altro, e spera che mantenendo quando meno un legame sessuale possa col tempo riprendere tutti gli altri tipi di legame.


“Il sesso perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un’ossessione meccanicistica. Diventa una noia. Lei ci ha insegnato più di chiunque altro quanto sia sbagliato non mescolarlo all’emozione, all’appetito, al desiderio, alla lussuria, al caso, ai capricci, ai legami personali, a relazioni più profonde che ne cambiano il colore, il sapore, i ritmi, l’intensità. Lei non sa cosa si perde con il suo esame al microscopio dell’attività sessuale, con l’esclusione degli aspetti che sono il carburante che la infiamma. Componenti intellettuali, fantasiose, romantiche, emotive.

Questo è quel che conferisce al sesso la sua struttura sorprendente, le sue trasformazioni sottili, i suoi elementi afrodisiaci. Lei sta rimpicciolendo il mondo delle sue sensazioni. Lo sta facendo appassire, morir di fame, ne sta prosciugando il sangue. Se lei nutrisse la sua vita sessuale con tutte le emozioni e le avventure che l’amore inietta nella sessualità sarebbe l’uomo più potente del mondo. La fonte del potere sessuale è la curiosità, la passione. Lei sta lì a guardare questa fiammella morire d’asfissia. Il sesso non prospera nella monotonia. Senza sentimento, invenzioni, stati d’animo, non ci sono sorprese a letto. Il sesso deve essere annaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all’estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino. …….. Ci sono tanti sensi minori, che buttano come tanti affluenti nel fiume del sesso, arricchendolo. Solo il battito unito del sesso e del cuore può creare l’estasi.”

Anais Nin – Il delta di Venere

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