Quando coinvolgere i figli in una nuova relazione

Scopriamo quando è il caso di mettere al corrente i figli della nuova relazione di un genitore dopo la separazione

QUANDO COINVOLGERE FIGLI NUOVA RELAZIONE – Quando i genitori si ritrovano a costruire nuove relazioni sentimentali, in seguito alla separazione, spesso si pongono diverse problematiche inerenti le relazioni con i figli. I dubbi riguardano essenzialmente il quando e il come comunicare ai bambini o ai propri figli adolescenti la presenza del nuovo partner e come potranno questi reagire alla notizia.

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LA RELAZIONE RIGUARDA SOLO IL GENITORE – La premessa importante che è bene fare a fronte di questa questione è la seguente: la relazione è innanzitutto dell’adulto e come tale deve essere considerata e gestita. Che significa?

Significa partire dal presupposto che il rapporto tra il genitore ed il partner del genitore non deve essere oggetto di discussione per i propri figli, che non dovrebbero e non sarebbero nel ruolo di chi può giudicare, discutere o influire sulla natura della relazione stessa; il nuovo rapporto infatti resta una questione intima e riservata, proprio come sarebbe riservato il rapporto tra figlio/a e fidanzato/a.

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FIGLI NON SONO CONFIDENTI – A tal proposito è molto importante partire dal presupposto che i figli non sono confidenti o amici e non devono in alcun modo sentirsi coinvolti in questioni di adulti e genitori che si trovano a ricostruire nuove relazioni.

Quando questo accade, il proprio figlio bambino o adolescente, sente con il tempo di poter essere protagonista e parte attiva delle questioni inerenti la coppia, con tutta una serie di conseguenze emotive per il figlio stesso, ancora non maturo (in molti casi) per trattare la questione con la giusta distanza emozionale ed affettiva e per il genitore stesso che sentirà di dover dare mille spiegazioni e giustificazioni a tutto ciò che riguarderà la propria vita intima e sentimentale.

METTERE DEI LIMITI – I confini dovranno dunque essere molto chiari a tal proposito, proprio come i tempi stessi. Se la comunicazione dovesse avvenire precocemente, ossia subito dopo la separazione dei genitori, o immediatamente dopo la comunicazione di tale separazione, non sarà agevolata l’accettazione di una nuova persona al fianco del proprio genitore.

Sarà rinforzata l’idea da parte di ciascun figlio, che la causa della separazione stessa si ritrovi essenzialmente nella nuova relazione, con la conseguenza diretta che il partner in questione verrà vissuto e percepito come il colpevole o il guasta famiglie.

Sarà allora molto difficile indurre i figli a pensare altro, ossia che i genitori in realtà non si amavano più da tempo etc etc….Sia che il nuovo o la nuova partner siano stati determinanti nella scelta della separazione, sia che questi in realtà c’entrino poco, sarà comunque meglio far passare del tempo prima di comunicare a caldo questa nuova realtà, o passare direttamente alle dovute presentazioni.


METTERE AL CORRENTE L’EX – Se inoltre i rapporti tra ex-coniugi fossero ancora buoni, sarebbe altrettanto corretto mettere al corrente l’altro genitore di tale decisione, per fare in modo che la notizia non sia oggetto di stupore una volta emersa e possa essere una condizione ufficialmente dichiarata senza che venga percepita come qualcosa di cui vergognarsi o in generale da dover nascondere a qualcuno.

Comunicare infatti che esiste una persona che condividerà la vita del genitore di riferimento, dovrà tener conto del grado di stabilità della relazione stessa, correlato quindi anche al tempo di effettiva frequentazione da parte di entrambi e della capacità di prendere atto della realtà familiare reciproca e dei tempi di accettazione da parte del figlio/a stesso/a.

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Valutare tutto ciò non è sempre facile e naturalmente non si può pensare di avere la situazione sotto un controllo maniacale e sarà allora importante comunicare al figlio che sia in grado di comprenderlo, la possibilità che questa relazione non sarà sostitutiva della precedente, ma qualcosa di diverso e che il nuovo o la nuova arrivata non sostituiranno mai, salvo condizioni eccezionali, il proprio padre o la propria madre.

L’ETA’ DEI FIGLI – Il figlio o la figlia in questione dovranno avere inoltre l’età e la maturità adeguate per poter essere messi al corrente, essere perciò in grado di prendere consapevolezza dell’importanza di una relazione nuova per il proprio padre o per la propria madre e se ciò non fosse possibile, a causa di conflitti in corso o problematiche specifiche dei figli stessi, sarà opportuno il sostegno psicologico familiare, che in questi casi è sempre consigliabile, anche solo come prevenzione di possibili disagi legati all’accettazione della separazione in quanto tale.

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