Separazione giudiziale

Separazione giudiziale - La separazione giudiziale è una procedura dai tempi lunghi e dai costi elevati che possono ulteriormente salire in caso di addebito, ecco come fare il ricorso per la via giudiziale

Come funziona la separazione giudiziale

La procedura di separazione giudiziale implica il sorgere di un contenzioso ordinario che ha inizio quando uno dei coniugi deposita per primo in Tribunale la richiesta di separazione. L’art. 151 del codice civile prevede come presupposto del ricorso per la separazione giudiziale l’intollerabilità della convivenza, oppure il verificarsi di fatti tali da arrecare un grave pregiudizio per l’educazione dei figli.

Come funziona la separazione consensuale

Una volta presentato il ricorso bisogna attendere la chiamata del Tribunale e la prima udienza durante la quale il Giudice dispone delle misure provvisorie in merito di mantenimento e affidamento. Emessa l’ordinanza presidenziale, si da avvio al procedimento vero e proprio nel quale sono previsti, per ciascuna dei coniugi, termini per il deposito di memorie difensive a cui segue la fase, cosiddetta istruttoria, nel corso della quale vengono sentiti i testimoni indicati da ciascuna delle parti, previa valutazione di opportunità da parte del Giudice.

Conclusa l’istruttoria, nel corso della quale potrà anche essere nominato un consulente tecnico dell’ufficio (c.t.u.) per approfondire tematiche sia di carattere fiscale che di carattere psicologico (ad esempio circa la capacità genitoriale dei coniugi), vengono concessi ulteriori termini per il deposito degli atti “conclusionali” che precedono la sentenza.

Si tratta quindi di un procedimento civile a tutti gli effetti che parte con un ricorso per la separazione giudiziale e si chiude con una sentenza che indica in uno dei coniugi il vincitore della causa, stabilendo i termini della separazione. Alcuni aspetti da valutare se si prende in considerazione la separazione giudiaziale sono i costi e i tempi di questo procedimento, che è certamente più lungo e costoso di una separazione consensuale.

Ricorso separazione giudiziale

Tramite il ricorso si presenta la domanda di separazione giudiziale. Nel ricorso devono essere indicate le motivazioni per le quali si è deciso per la separazione giudiziale. Una delle ragioni più comuni è ad esempio l’intollerabilità della convivenza. Bisogna inoltre specificare l’eventuale presenza di figli e naturalmente vanno inserite le generalità del coniuge promotore del ricorso. Al ricorso vanno allegati i seguenti documenti:

  • Estratto per sunto dell’atto di matrimonio;
  • Stato di famiglia di entrambi;
  • Certificato di residenza di entrambi;
  • Copia della dichiarazione dei redditi degli ultimi 3 anni

Separazione giudiziale formulario

Il formulario della separazione giudiziale altro non è che un modulo che il coniuge che presenta il ricorso deve consegnare al Tribunale competente. Come abbiamo accennato prevede una parte da riempire con le generalità di chi ha deciso di fare causa, una parte in cui vengono spiegate le motivazioni della separazione e una terza parte in cui si avanzano richieste in merito all’affidamento dei figli e all’assegno di mantenimento

Addebito della separazione

Poiché la separazione giudiziale prevede che uno dei coniugi possa essere a tutti gli effetti ritenuto colpevole della fine del matrimonio è possibile richiedere il cosiddetto addebito della separazione che ha conseguenze pesanti: chi vede addebitarsi la separazione non potrà avere l’assegno di mantenimento e perderà parte dei suoi diritti sul patrimonio del coniuge in caso di successione.

L’eventuale domanda di addebito deve essere contenuta nel ricorso introduttivo a pena di inammissibilità Il riscorso intruduttivo deve comprendere, oltre ai certificati di residenza, stato di famiglia e l’estratto riassunto dell’atto di matrimonio, le ultime tre dichiarazioni dei redditi per consentire al Giudice nella prima udienza presidenziale di emanare i provvedimenti provvisori in grado di regolamentare i rapporti tra i due coniugi sino all’emissione della sentenza definitiva.

Tale provvedimento (detto ordinanza presidenziale), che normalmente dispone sia dell’eventuale assegno di mantenimento che di questioni legate all’affidamento e al collocamento dei figli minori, può essere impugnato dai coniugi attraverso il cosiddetto reclamo da presentare alla Corte d’Appello competente entro 10 giorni dalla notificazione del provvedimento.

Separazione giudiziale costi

I costi della separazione giudiziale sono generalmente assai elevati, questo perché ognuno dei coniugi deve imperativamente avere il proprio avvocato, ciò significa quindi dover sostenere da soli il pagamento della parcella, e perché il procedimento è lungo e prevede circa 4 udienze. Il costo minimo per una separazione giudiziale si aggira attorno ai 1000 euro, ma raramente la cifra resta così bassa, spesso si arriva a sfiorare i 10000 euro anche per via di appelli e ricorsi.

Separazione giudiziale tempi

Il procedimento per la separazione giudiziale è piuttosto lungo, si parte da un minimo di 2 o 3 anni ma si può salire ulteriormente, molto dipende dall’evetuale presentazione di ricorsi in cassazione ed appelli che minacciano di prolungare la procedura

Separazione dei beni

La separazione dei beni rappresenta una buona salvaguardia del patrimonio dei coniugi in caso di separazione giudiziale. Seguendo una legislazione più chiara e meno ambigua rispetto a quella della comunione dei beni, la separazione permette di mantenere il sicuro possesso di determinate somme e immobili (che non è detto però che non possano servire per sostenere le spese del mantenimento)

Divorzio giudiziale

Esiste anche il divorzio giudiziale nel caso in cui i coniugi abbiano ancora da dibattere questioni calde (ad esempio mantenimento e affidamento) sulle quali a distanza di 3 anni dalla separazione non sono ancora riusciti a trovare un accordo. Proprio come la separazione giudiziale anche il divorzio giudiziale è generalmente una procedura lunga e molto costosa. E’ bene ricordare però che in qualunque momento i coniugi possono decidere di abbandonare la via giudiziale e intraprendere quella di un più pacifico divorzio consensuale

Separazione di fatto

La separazione di fatto è molto pericolosa se si pensa di voler intraprendere una procedura giudiziale nei confronti del coniuge o si tema che lo faccia l’altro. Non essendo assolutamente disciplinata dalla giurisprudenza lascia diverse zone d’ombra (ad esempio: è possibile o no intrattenere un’altra relazione mentre si è separati di fatto?) che potrebbero poi causare molti problemi in sede di separazione

Separazione consensuale

La separazione giudiziale è ben diversa dalla più pacifica consensuale. La separazione consensuale si conclude infatti in tempi assai più brevi e con costi più contenuti, a patto però che i coniugi siano d’accordo su alcune questioni fondamentali come affidamento dei figli e assegno di mantenimento per i figli e la moglie

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