Come dire ai bambini della separazione

Scopriamo quali sono i modi migliori per dire ai bambini della separazione dei genitori

COME DIRE AI BAMBINI DELLA SEPARAZIONE – Quando decidiamo di separarci, magari dopo mesi oppure anni di litigi, rancore, incomprensioni, la domanda principale che coglie i genitori è “come dirlo ai bambini? Quando dirlo?”.


 

Leggo la testimonianza di Nadia su D che confessa  “una volta avuto il coraggio di ammettere il fallimento della nostra unione, ci è mancato a lungo quello di parlarne con i bambini. Avevamo l’illusione che stare insieme per loro non fosse poi così sbagliato”.

E racconta della sera in cui lei e suo marito hanno trovato il coraggio di parlare con i loro tre figli e di quanto sia stato difficile ma obbligatorio.
E si domanda “Bisogna dirlo, non c’è dubbio. Ma esiste un modo perché faccia meno male?”.

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Risponde Fulvio Scaparro, una lunghissima esperienza di mediazione familiare: bisogna comunicare subito la propria decisione di separarsi ai figli e senza creare equivoci.

Possiamo temporeggiare se stiamo cercando ancora una soluzione per restare insieme ma una volta capito che è finita bisogna dire la verità in modo chiaro e inequivocabile, e bisogna anche dire loro come ci si organizzerà dal punto di vita pratico e familiare perché questo li aiuta a sentirsi meno confusi e spaventati.

Se i bambini sono molto piccoli inutile e controproducente entrare nel dettaglio delle motivazioni della separazione, meglio spiegare quali sono i cambiamenti concreti che avverranno, come la nuova camera che avranno a casa di papà; con i figli più grandi si può provare a spiegare un po’ meglio ma senza mai trasformarli in complici o confidenti.

Anche il luogo in cui fare questa conversazione è importante: meglio parlare  a casa, così i bambini potranno andare in camera loro e poi magari tornare per fare qualche domanda successivamente.

L’imperativo è essere sinceri e usare parole chiare adatte all’età: perché “la vera differenza non è tra genitori separati e quelle di genitori uniti ma tra figli di coppie conflittuali e non”.

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