L’allontanamento nella coppia dopo un lutto in famiglia

La scomparsa di un punto di riferimento importante come la madre o il padre può portare ad una crisi personale del coniuge che può mettere in pericolo anche la coppia

Allontanamento coppia dopo lutto

Buonasera, sono V., ho 28 anni, sono sposata con A. (30 anni) da settembre 2014, dopo quasi 4 anni di convivenza e in totale 10 di fidanzamento. Siamo sempre stati la coppia "modello": insieme ci completiamo, ridiamo, scherziamo e ci divertiamo, l'intimità è fantastica, quando si litiga non si perde tempo.. si fa pace! A luglio Angelo ha perso la sua mamma in seguito ad una lunga malattia, degenerata negli ultimi 6 mesi di vita. Gli è crollato il mondo addosso, sua mamma era la persona più buona del mondo e le raccontava tutto, era la sua guida. Non ha esposto il dolore subito, ma secondo me ha iniziato a dare segni di cedimento nel periodo di Natale…

La gelosia nei confronti della matrigna

Il primo Natale senza di lei. Inoltre, tornati dal viaggio di nozze a metà ottobre, ha scoperto che suo padre frequentava già un'altra donna, con un figlio di 4 anni, e che si era trasferito da lei. In tutto questo tempo non ha dato segni di cedimento, fino al 1° gennaio, quando mi ha detto – in lacrime – che stava male e non sapeva più cosa provava da me. E' tornato a casa sua, casa in cui il padre ormai non vive neanche più. Mi è crollato il mondo addosso, non c'erano stati litigi né segnali che mi facessero intendere che qualcosa non andasse, prima di quel giorno. Angelo dice che vuole risolvere questa cosa da solo, che il lutto per la madre e il sentimento per me sono 2 cose ben distinte, ma io sono convinta che in questo momento stia cercando di reprimere emozioni e sentimenti per sopprimere rabbia e dolore. Purtroppo quella che ci rimette sono io, che vorrei invece aiutarlo e stargli vicino. L'ho convinto ad andare da uno psicologo, ma fino ad oggi (sono passati 20 gg) è andato una volta e basta, dice che dopo la seduta sta troppo male (soffre di attacchi di panico). Vorrei un parere sulla situazione, se – come penso io – le 2 cose sono legate e se secondo voi serve una terapia di coppia per sviscerare il vero problema e risolverlo

Cara Valentina, è molto frequente che il lutto di una persona tanto significativa dal punto di vista affettivo conduca verso uno stato depressivo ed ansioso. Si tratta della depressione da lutto, che va affrontata ed elaborata in un percorso psicoterapeutico mirato. A volte bastano pochi mesi di terapia, a volte un paio d'anni, questo dipende dall'approccio e dalla relazione che si crea con il terapeuta. E' molto importante che questo percorso però sia sentito come importante e necessario dalla persona che soffre e che quindi venga intrapreso su sua motivazione personale, potendo scegliere liberamente anche il terapeuta stesso. Non credo che trascinarlo in una terapia di coppia al momento sia la soluzione migliore, a meno che lui non ne senta la necessità. Certo che è probabile che questa depressione influisca anche sulla coppia, ma questo dovrà capirlo e scoprirlo lui stesso nella sede opportuna. Lei al momento si limiti a sostenerlo, ad ascoltarlo senza fare pressioni e a sperare che lui inizi un percorso in modo autonomo…ci vorrà un po´ di tempo, ma se la vostra relazione è davvero stabile come dice, tutto pian piano rientrerà. Auguri

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