Separazione consensuale e affidamento condiviso

Quando i coniugi si separano di comune accordo andando incontro a una separazione consensuale è più facile che si raggiunga un accordo in merito all'affido condiviso

Separazione consensuale e affidamento condiviso

Quando si parla di separazione consensuale si parla quasi automaticamente anche di affidamento condiviso se ci sono dei figli. La separazione consensuale è la procedura più "amichevole" e prevede che fra le altre cose i coniugi trovino un accordo anche sull'affidamento dei minori e strutturino la gestione dell'affidamento condiviso dei figli, la forma di affidamento che attualmente viene privilegiata.

L'affidamento condiviso

Affidamento condiviso e esclusivo

A differenza dell'affidamento condiviso, che divide le responsabilità dei genitori riguardo il figlio in parti uguali e predispone il fatto che i figli trascorrano il tempo in egual misura con la mamma e con il papà, l'affidamento esclusivo, pur garantendo il diritto di visita del genitore non collocatario, prevede che il minore viva solo con il genitore affidatario. Quest'ultimo inoltre si fa carico della responsabilità delle decisioni più importanti anche se l'affidamento esclusivo non determina di per sé la perdita della potestà genitoriale.

Ricorso separazione consensuale e affidamento condiviso

Quando i coniugi presentano il ricorso per la separazione consensuale sono chiamati a riempire un dettagliato formulario in cui una sezione è dedicata proprio all'affidamento dei figli. Nel caso dell'affidamento condiviso bisogna specificare con quali modalità verrà gestita la vita del minore, quanti giorni trascorrerà con l'uno e con l'altro genitore e presso quale dei due verrà collocato.

Sebbene in caso di accordo fra coniugi è difficile che i termini dell'affidamento condiviso vengano contestati, è possibile per il Giudice imporre un cambiamento nel caso in cui si accorga o sospetti che l'organizzazione proposta vada contro l'interesse del minore.

Sentenza di affidamento condiviso

Tramite la sentenza si stabilisce ufficialmente, o meglio il Tribunale stabilisce ufficialmente, come deve essere gestito l'affidamento condiviso. La sentenza nel caso di una separazione consensuale non tarda molto ad arrivare e nel frattempo i coniugi possono seguire le disposizioni date dal Giudice all'inizio del procedimento di separazione

Separazione e affidamento congiunto

Fino al 2006, anno di introduzione dell'affidamento congiunto, era abbastanza comune in caso di separazione e disponeva sostanzialmente che la responsabilità del figlio ricadesse in maniera diretta sul genitore che coabitava con il minore. La tendenza era di far trascorrere una stessa durata di tempo con la mamma e con il papà, cosa che si rivelava spesso piuttosto difficile

Affido condiviso e nuovo compagno

Non esiste una legge che impedisce al genitore separato di convivere con un nuovo compagno se il figlio è collocato presso di lui, tuttavia il coniuge deve sapere che se la casa non fosse di sua proprietà potrebbe vedersi revocata l'assegnazione. Ci si può rivolgere al Giudice unicamente quando la convivenza con il nuovo partner della mamma o del papà leda gli interessi del figlio o ostacoli il progetto educativo.

Riproduzione riservata