Stalking, come proteggersi

Lo stalking e lo stalker: cosa sono gli atti persecutori e come proteggersi. La psicologia dello stalker

Lo stalking è un pericolo ed è importante proteggersi dal coniuge che si rende colpevole di stalking. Quali sono le motivazioni psicologiche dietro allo stalking

Sono in aumento, negli ultimi anni, i casi di Stalking, ossia di comportamenti persecutori ed ossessivi nei riguardi del partner che decide di separarsi e di interrompere una relazione di coppia. Sembrano in questo essere molto più gli uomini a mettere in atto questo tipo di azioni moleste, ma questo anche perché sono molto più le donne ad interrompere una relazione.

Lo Stalking può rivelarsi inizialmente attraverso semplici telefonate o messaggi ricorrenti, il cui contenuto fa emergere la protesta o il grado di disperazione del partner che si sente abbandonato e rifiutato; in seguito possono iniziare ricorrenti inseguimenti ed appostamenti. La questione però si fa davvero preoccupante quando il partner in preda alla più profonda disperazione ed ossessione, non ottenendo alcuna forma di rassicurazione, comincia a minacciare ed aggredire verbalmente la vittima, che a questo punto si rende conto, nella maggior parte dei casi, del grado di pericolosità a cui è esposta.

A questo punto urge immediatamente una denuncia, in modo da render nota l’identità del partner ed i suoi atti persecutori alle forze dell’ordine. Chi infatti pratica lo Stalking compie per la legge un reato, ma è anche in molti casi gravemente disturbato e non in grado di fermarsi e autocontrollarsi, con il rischio di compiere una vera e propria violenza.

Questo disturbo prende forma e si scatena al momento dell’abbandono o quando il partner si sente rifiutato, ma probabilmente la patologia relazionale era già presente durante il rapporto sotto forme nascoste. Si tratta di uno stato fortemente angoscioso, misto a rabbia che viene agita in modo ossessivo.

L’ansia dell’abbandono è insostenibile e può a volte degenerare nei casi più gravi in atti di suicidio e/o omicidio. I casi di Stalking sono sempre più all’ordine del giorno e spesso non vengono denunciati poiché non riconosciuti tali dalle vittime stesse, oppure sottovalutati e nascosti per paura di ritorsioni.

Oggi tuttavia le istituzioni sono diventate sempre più sensibili ed attive nei riguardi di queste realtà e prendono sempre più provvedimenti proprio grazie alle denunce più frequenti rispetto al passato. Le stesse vittime di Stalking spesso sono angosciate all’idea di chiudere la relazione e tendono spesso a dare altre chances ai partner molesti, i quali quindi rinforzano nella loro mente l’idea che attraverso il controllo agito e le minacce potranno sempre tenere legato il partner, nonostante i numerosi conflitti e i ricatti di cui questi rapporti sono permeati.

Molte donne tendono infatti a confondere l’idea di amore con il controllo agito e pensano che la disperazione dei loro partner sia la prova del loro reale interesse per loro. In realtà la disperazione, la protesta e l’aggressività agita dallo stalker in modo ossessivo non sono altro che correlate al suo disturbo mentale ed al dolore angoscioso che prova, non certo al suo sentimento d’amore che non passa mai attraverso atti di violenza!
 

ALCUNI CONSIGLI DI LETTURA PER APPROFONDIRE L’ARGOMENTO


Oliviero Ferraris A. ,2001 Stalker il persecutore. In Psicologia Contemporanea, 164,18-25
Carli L., Attaccamento e rapporto di coppia, 1995 Raffaello Cortina Editore Milano

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