Separazione: trasferimento con il figlio in un’altra città

Trasferimento con il figlio in un'altra città dopo la separazione coniugale, come si deve fare

Salve io sono in fase di separazione le volevo porre il mio problema, io ho tradito mio marito dopo 5 anni di matrimonio ma eravamo già in crisi da circa un anno. Ho resistito perché abbiamo un bimbo di 5 anni,  preciso che per tradito non intendo che io sia andata a letto con un altro, ma mi sono limitata alla sola conoscenza: andare a fare un giro, una cena, nulla di che… ma mi sono innamorata di questo uomo. Però lui vive a circa 200km da dove sono residente io. Ho diritto a cambiare residenza e portare con me mio figlio? Oltre tutto io qua non ho lavoro…come posso fare? La ringrazio in anticipo .

Giada (nome di fantasia scelto dalla redazione)

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Gentilissima Signora,

fossi in lei non mi preoccuperei più di tanto di questa presunta infedeltà: è sempre più raro il riconoscimento dell’addebito nei casi di tradimenti consumati e a maggior ragione se il tutto è rimasto nell’ambito di una dimensione platonica. Quanto, invece, al possibile trasferimento non esistono, nel nostro ordinamento giuridico regole prestabilite, salvo il fatto che per cambiare residenza occorre l’autorizzazione del giudice, specialmente nel caso in cui sia disposto per i figli il regime di affido condiviso.  Questa autorizzazione potrà essere concessa considerando l'interesse del minore, che non necessariamente coinciderà con quello dei genitori.

In altri termini, se il disagio della madre si riflette sui bambini e tale disagio potrebbe essere ridotto o eliminato con il trasferimento in altra regione, il giudice può acconsentire ad una simile scelta, dal momento che è interesse anche dei minori che la propria madre riesca a vivere serenamente e a gestirli in modo migliore. Il vantaggio che si avrebbe autorizzando il trasferimento, tuttavia, dovrà essere considerato prevalente rispetto allo sradicamento dall'ambiente in cui i minori hanno vissuto fino a quel momento, nonché rispetto alla ridotta possibilità di incontri con il padre a causa della logistica più difficoltosa.

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